Lo spazio del Burn-out. Destrutturare per costruire forme alternative per l’habitat umano
DOI:
https://doi.org/10.17454/ARDETH08.11Keywords:
natura, biofilia, city-quitter, digitalizzazione, smartworkingAbstract
Il saggio ragiona sulle possibili soluzioni spaziali, architettoniche e infrastrutturali, in grado di ridurre stress e rischi di burn out dovuti al periodo di confinamento, che ha costretto milioni di persone a condividere spazi e funzioni nello stesso ambiente. 
 Attraverso l’approccio del design biofilico, si propongono scenari alternativi, azioni e politiche, a diverse scale (territoriale, urbana e domestica), presentando alcuni esempi progettali, in cui la connessione con l’elemento naturale diventa cardine di un processo curativo, supportato da interventi pubblici di infrastrutturalizzazione ditale.
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																			10/22/2021
																	
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